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Rozzano

Compra gioielli con assegni rubati e si firma "Pace Grazia". Arrestata

La donna è già nota per episodi simili. La vittima è un gioielliere che si era messo a vendere preziosi anche a domicilio

Per truffare un gioielliere lo ha pagato con un assegno rubato: poi ha provato a "replicare" la truffa ma le è andata male ed è stata arrestata. La protagonista è una donna di 39 anni, originaria di Busto Arsizio ma residente a Rozzano, ampiamente nota alle forze dell'ordine. La vittima è un gioielliere originario della Campania, che vive nella zona e che da qualche tempo vende preziosi anche a domicilio.

La 39enne ha contattato il gioielliere per acquistare alcuni oggetti e ha pagato con un assegno. L'uomo si è recato in banca per incassarlo e ha scoperto che si trattava di un assegno rubato. Nel frattempo la truffatrice, ritenendo forse che la sua vittima non si era ancora mobilitata per l'incasso, ha ritelefonato per un nuovo acquisto. 

Il commerciante è stato al gioco ma ha immediatamente chiamato i carabinieri, che hanno organizzato la trappola. Quando la donna, per pagare la seconda "tranche" di gioielli, ha estratto un nuovo assegno e l'ha firmato, sono scattate le manette. Anche questo assegno è risultato poveniente da un carnet rubato, diverso da quello precedente. 

La donna si è giustificata asserendo di avere trovato gli assegni per la strada. I carabinieri l'hanno arrestata: ora risponde di truffa, ricettazione di assegni di provenienza furtiva e anche false generalità: per firmare gli assegni ha usato un curioso nome di fantasia, Pace Grazia. Il valore dei gioielli della prima vendita è di circa 2-3 mila euro.

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